La Thuja è un rimedio omeopatico apprezzato per le sue numerose proprietà benefiche per l’organismo, utilizzato nell’ambito della medicina alternativa per trattare soprattutto patologie cutanee e del sistema nervoso. Si tratta di un rimedio di derivazione vegetale, che trae origine dalla lavorazione di una pianta chiamata Cedro bianco o “Thuja occidentalis”, appartenente alla famiglia delle “Cupressacee”, presente in Canada e nel Nord America. Vediamo l’origine di questo rimedio, come viene utilizzato in omeopatia e per quali problematiche funziona.
L’origine della Thuja occidentalis e il suo impiego nell’antichità
La “Thuja occidentalis” nel passato veniva utilizzata per scopi unicamente ornamentali, soltanto in seguito si sono scoperte le sue importanti proprietà benefiche per l’organismo. La pianta originariamente non era presente in Europa, fu introdotta solo tra il 1515 e il 1547 durante il periodo di permanenza del re di Francia “Francesco I”.
Si tratta di una pianta dall’espetto particolarmente elegante, capace di adattarsi con grande facilità alle temperature fredde, caratterizzata da una chioma estremamente ramificata e da rametti profumati (il loro odore ricorda vagamente il profumo delle mele). Per crescere e raggiungere un’altezza di 15 metri può impiegare anche più 150 anni, in quanto biologicamente molto lenta.
La bellezza del Cedro bianco non è l’unica peculiarità della pianta, perché le sue proprietà benefiche sono note ormai da migliaia di anni: basta pensare agli antichi Egizi, che apprezzando il caratteristico profumo aromatico la utilizzavano per le procedure di imbalsamazione, bruciandola durante i sacrifici. Gli Indiani d’America, parimenti, ben presto ne scoprirono gli effetti positivi contro i dolori articolari e i reumatismi, che sfruttavano tramite l’ebollizione delle foglie e dei rami nel lardo per ricavarne una soluzione da applicare localmente. Questi utilizzavano la Thuja anche come rimedio da ingerire, per curare la malaria, la tosse e la gotta.
Nel campo medico fu usato per la prima volta da un esponente di spicco francese nel corso del XVII secolo: Nicolas Lemery, che in seguito ai suoi studi ritenne che la pianta avesse un potente effetto benefico per la pelle, soprattutto in caso di manifestazioni cutanee ed emorroidi.
Ai giorni nostri il rimedio omeopatico è ottenuto attraverso la lavorazione delle foglie e dei rami raccolti nel periodo di fioritura della pianta, tra marzo e aprile: questi vengono tritati e lasciati macerare in alcool puro, in modo da filtrarli o ottenere in questo modo la tintura madre. Successivamente la miscela viene diluita e dinamizzata. Vediamo adesso come viene impiegata nella medicina alternativa.
Benefici e proprietà
Gli studi condotti nell’ambito della medicina alternativa hanno evidenziato importanti proprietà del Cedro bianco. In omeopatia si utilizza infatti come ricostituente naturale capace di influire positivamente sul benessere del sistema nervoso, rappresentando una sorta di antidepressivo privo di effetti collaterali (la pianta è molto nota per la sua capacità di esercitare un’azione calmante sull’umore, aiutando il paziente a rilassarsi nelle situazioni stressanti e impegnative).
La Thuja viene oggi utilizzata come rimedio per trattare alcuni importanti disturbi psico-fisici, come il pessimismo, l’ansietà cronica, l’irritabilità e i disturbi del sonno. In molti casi viene consigliata dagli specialisti in omeopatia anche contro il forte mal di testa provocato da stress, per alleviare le tensioni muscolari del viso e gli attacchi improvvisi di emicrania causati dalla tensione e dal nervosismo.
Gli studi hanno evidenziato che la Thuja è dotata di benefiche proprietà virali: è in grado di agire positivamente contro patologie anche importanti (ad esempio il papilloma virus) nonché contro le affezioni della pelle, come verruche, macchie cutanee e problemi di fragilità ungueale (ad esempio unghie tendenti a spezzarsi con estrema facilità), per risolvere problemi di sudorazione eccessiva e di vene varicose. In molti casi viene consigliato per trattare problemi di natura femminile, come secrezioni vaginali di natura batterica, fastidi mestruali e polipi. Il rimedio Thuja può aiutare anche contro la stipsi, la cistite e l’inappetenza.
Indicazioni d’uso e controindicazioni
La Thuja come rimedio omeopatico è in grado di agire a livello psichico, svolgendo un’azione calmante sull’umore e aiutando il paziente a ritrovare il benessere mentale. Il soggetto a cui viene consigliato è in genere un tipo molto ansioso, insicuro e preciso, svolge le attività quotidiane con scrupolo e prende sul serio tutto ciò che lo circonda.
In genere il “tipo Thuja” si presenta perennemente preoccupato, stanco e stressato, dal punto di vista estetico può presentare manifestazioni cutanee (come pelle secca, acne e fragilità capillare, proprio a causa del suo temperamento costantemente ansioso). Molte volte il rimedio viene consigliato nei pazienti che soffrono di tic nervosi, o a coloro che comunicano allo specialista di sentirsi depressi e pensierosi, preoccupati e intolleranti allo stress, con problemi di sonno ricorrenti (il rimedio è infatti in grado di svolgere anche un’azione sedativa).
Benché si tratti di un rimedio omeopatico, Thuja va usato solo previa indicazione del medico omeopata. Solo quest’ultimo infatti può fornire indicazioni e consigli sulla modalità d’uso, anche per scongiurare il rischio di eventuali ipersensibilità verso uno o più componenti. La stessa cosa vale in caso di gravidanza e allattamento, Thuja non va assunto di propria iniziativa, ma solo dopo un consulto preventivo dello specialista.