Il nostro organismo viene attraversato da una fitta rete di arterie, vene e capillari, all’interno dei quali circola il sangue. Quest’ultimo svolge l’azione di trasportare ossigeno e nutrienti che vengono assunti con l’alimentazione in tutti i vari organi e tessuti. Con il termine microcircolo si intende la circolazione che avviene nei vasi ematici più piccoli, le dimensioni sono al di sotto dei 200 micron.
Questi piccoli vasi sanguigni si trovano tra il sistema arterioso e venoso e hanno il compito di rifornire le sostanze nutritive e di smaltire le sostanze tossiche tra i vari tessuti. Soprattutto tra gli arti inferiori è piuttosto comune avere a che fare con dei problemi legati al microcircolo, che possono manifestarsi con diversi sintomi, come gonfiore e pesantezza alle gambe soprattutto la sera, sensazione di leggero intorpidimento, dolore e, nei casi più gravi, vene varicose. Per migliorare il microcircolo e alleviare i sintomi esistono diversi rimedi omeopatici.
Le Cause dei Problemi Circolatori
Sono molteplici le cause che possono alterare la normale funzione circolatoria, ma in generale la causa principale è da ricercare nella perdita di elasticità delle pareti dei vasi sanguigni, che fanno più fatica a spingere il sangue in circolo. Inoltre, possono formarsi delle placche formate da lipidi e altro materiale proteico e fibroso che possono restringere il vaso stesso e interferire ulteriormente con la corretta circolazione.
La minore elasticità dei vasi sanguigni è dovuta principalmente all’avanzare dell’età, ma vi sono altri fattori che possono causare questa condizione. In primis troviamo lo stile di vita sedentario, in quanto stare molto tempo seduti e non praticare alcuna attività sportiva aumenta di gran lunga il rischio di problemi circolatori. Alcune attività lavorative che richiedono di stare molte ore in piedi, rappresentano un altro fattore di rischio, poiché il sangue quando si sta molto tempo in piedi, non circola come dovrebbe.
È possibile anche avere una predisposizione genetica per cui avere in famiglia dei parenti che soffrono di questa problematica, può aumentare il rischio di svilupparla. Le donne in gravidanza hanno maggiori possibilità di sviluppare problemi circolatori poiché il volume del sangue aumenta per supportare la crescita del feto e per via dei cambiamenti ormonali. Inoltre, soprattutto negli ultimi mesi di gestazione, a causa del peso, vi è un’importante pressione sulle vene delle gambe.
Essere in sovrappeso o obesi significa aumentare la pressione sulle vene e costringerle a lavorare di più per pompare il sangue verso il cuore. Infine, la cattiva circolazione interessa in maniera particolare gli anziani. Questo perché la cattiva circolazione può essere dovuta anche a delle condizioni patologiche dovute all’età, come ipertensione arteriosa, elevati livelli di colesterolo nel sangue, diabete mellito, ecc. Inoltre, con l’avanzare degli anni, vi è anche una perdita fisiologica dell’elaticità delle vene e anche le valvole riducono a poco a poco il loro funzionamento.
I Sintomi
La cattiva circolazione può avere diverse conseguenze sulla salute dell’organismo e può manifestarsi con una serie di sintomi: ecco quali sono i principali.
Le gambe sono tra gli arti che maggiormente risentono della cattiva circolazione, per questo è possibile avvertire dolore quando si svolgono determinate azioni, come camminare, salire le scale o correre. Chi ha una cattiva circolazione ha sempre le mani o piedi freddi. Si tratta di un sintomo molto comune che spesso viene trascurato, ma che indica che il sangue fa fatica ad irrorare correttamente le estremità.
Uno dei segnali più chiari che l’organismo non riceve la giusta quantità di nutrienti è l’effetto che si ha sui capelli e sulle unghie: i primi possono diventare molto secchi, diventare più sottili e diradarsi; mentre le unghie diventano più deboli e possono rompersi facilmente.
Quando le valvole che pompano il sangue non funzionano come dovrebbero, si formano dei ristagni all’interno dei vasi che possono generare dei rigonfiamenti, anche noti come vene varicose. Queste possono causare un forte prurito ed essere anche dolorose. Per via di un’eccessiva presenza di liquidi, le gambe possono essere gonfie, pesanti e doloranti, soprattutto all’altezza delle caviglie. Tra gli altri sintomi è possibile avvertire prurito, formicolio, intorpidimento e difficoltà a deambulare.
I Migliori Rimedi Omeopatici per Migliorare la Circolazione
È possibile alleviare i sintomi dovuti alla cattiva circolazione con l’omeopatia. Tali rimedi omeopatici vanno integrati ad un’alimentazione sana e ad un’attività motoria adeguata e svolta quotidianamente, in modo tale da riuscire a riattivare la circolazione periferica. In alcuni casi, i rimedi omeopatici possono essere affiancati alla terapia tradizionale per potenziarne l’efficacia o per ridurne gli effetti collaterali.
L’Arnica montana è utile in maniera particolare per chi soffre di gambe pesanti e stanche. È in grado di aumentare la circolazione sanguigna e l’attività cardiaca. In genere viene consigliata a chi sta spesso in piedi, alle donne in gravidanza con vene varicose e nei pazienti con varici molto grandi.
L’Amamelide, noto anche come l’arbusto delle streghe, è un fiore odoroso che sboccia in inverno, il cui ramo è molto simile ad una bacchetta. In fitoterapia l’amamelide viene utilizzata per la sua azione vasocostrittrice, disinfettante e antiedimigena. Inoltre, è in grado di controllare la circolazione, decongestionare le occhiaie e le palpebre appesantite. L’estratto di questa pianta è particolarmente indicato per chi ha problemi di varici e safene dilatate o congestionate. In crema, invece, può essere tranquillamente utilizzata anche dalle donne in stato di gravidanza, non solo per le vene, ma anche per il circolo emorroidario.
La vite rossa rappresenta uno dei rimedi più conosciuti ed efficaci per contrastare le problematiche dovute alla cattiva circolazione. L’uva è nota a tutti per essere utilizzata per la produzione di vino, ma non tutti sanno che la vite rossa possiede innumerevoli proprietà e per questo è usata anche in fitoterapia. Nelle foglie di vite rossa sono presenti una buona quantità di bioflavonoidi che sono in grado di svolgere un’azione antiossidante e antinfiammatoria. Per contrastare la cattiva circolazione sono consigliati gli infusi a base di estratti di vite rossa, poiché aiutano a regolare la pressione del sangue e, allo stesso tempo, a rendere più resistenti vene e capillari.
Le foglie di Ginkgo Biloba possiedono innumerevoli benefici, tra questi c’è anche quella più importante, ovvero migliorare la circolazione celebrale e quella venosa. Il Ginkgo Biloba può essere considerato un ottimo alleato della circolazione sanguigna, in quanto è in grado di incrementare la vascolarizzazione dei tessuti grazie alle sue proprietà benefiche.
L’Ippocastano è particolarmente utile per favorire e migliorare la funzionalità dei vasi sanguigni e fornire maggiore beneficio al microcircolo. Inoltre, è indicato anche per gli arti gonfi e per dare sollievo alle emorroidi. L’effetto benefico dell’estratto di corteccia dell’Ippocastano è dovuto soprattutto alle sue qualità antiaggreganti che rendono più fluido il circolo ematico. La sua efficacia è dimostrata da diversi studi scientifici.
La Pulsatilla è indicata nei casi di stasi vasomotoria dei capillari e delle vene e quando vi è una rallentata circolazione periferica. La pulsatilla viene consigliata in caso di presenza di gonfiore alle ginocchia, alle caviglie e ai piedi. Inoltre, può essere adatta anche alle donne in gravidanza, sempre per prevenire il gonfiore agli arti inferiori.
La sepia deriva dall’inchiostro di seppia essiccato ed è un rimedio omeopatico che viene utilizzato per risolvere varie problematiche, tra cui anche quelle legate all’apparato circolatorio, come vene varicose, palpitazione e debolezza, epistassi e stanchezza o pesantezza alle gambe.
ATTENZIONE: prima di assumere qualsiasi prodotto, anche omeopatico, chiedere un consulto al proprio medico e leggere attentamente il foglietto illustrativo, assicurandosi che non ci siano controindicazioni.