Il diabete, noto anche come diabete mellito, consiste in una malattia che intacca il metabolismo ed è causata dalle alterazioni dei livelli di insulina, un ormone essenziale per il funzionamento dell’organismo e per la regolazione dei livelli di glucosio nel sangue. Più nello specifico, sono presenti varie tipologie di diabete, le più comuni sono il diabete di tipo 1 e il diabete di tipo 2. Invece, le tipologie di diabete meno comuni sono il MODY e quello secondario. Una caratteristica importante di tutte le tipologie di diabete è l’iperglicemia, ossia i livelli di zuccheri eccessivamente elevati nel sangue.
Le Cause del Diabete
Il diabete può generalmente presentarsi per tre cause specifiche. La prima consiste nel basso livello di insulina, che non consente all’organismo di funzionare come dovrebbe. La seconda è il malfunzionamento dell’insulina: in particolare, vi sono i giusti livelli di insulina ma l’organismo non riesce a disporne come dovrebbe.
La terza causa consiste in una combinazione tra le prime due: i livelli di insulina sono bassi e non utilizzati correttamente da parte dell’organismo. Oltre alle cause specifiche del diabete generico, vi sono anche le cause del diabete di tipo 1 e di tipo 2 che mostrano delle differenze.
Diabete di Tipo 1
Il diabete di tipo 1 equivale a una malattia dell’organismo autoimmune e a causarla è il sistema immunitario, il quale non funziona in maniera corretta e distrugge le cellule delle isole di Langerhans, note anche come beta pancreatiche: queste vengono erroneamente riconosciute come se fossero cellule da eliminare, pertanto vengono distrutte dallo stesso organismo.
La distruzione delle cellule presenti nelle isole di Langerhans può portare a delle conseguenze, ossia la mancata produzione di insulina nel corpo, senza la quale non è possibile regolare i livelli di zucchero nel sangue. Il diabete di tipo 1 quindi causa dei livelli bassi di insulina nel sangue. Il problema all’origine, secondo degli studi medici, consiste in una combinazione tra fattori genetici (si può essere già predisposti alla malattia) e fattori ambientali, come una determinata dieta sbagliata o delle infezioni virali.
Diabete di Tipo 2
Al contrario dei diabete di tipo 1, il diabete di tipo 2 presenta diverse cause. L’aumento di glucosio nel sangue può infatti essere causato da due fattori. Il primo consiste in un deficit di secrezione dell’insulina da parte delle cellule situate nelle isole di Langerhans, mentre il secondo consiste nei tessuti che oppongono resistenza all’insulina e al suo effetto. È possibile che sia presente solo una di queste alterazioni o eventualmente entrambe, e si ottiene la condizione di glicemia alta nel sangue.
Così come per il diabete di tipo 1, anche per questa tipologia di diabete sono stati effettuati degli studi medici da parte di esperti del settore e scienziati: la malattia può essere data sia da fattori genetici sia da fattori ambientali. In particolare, vi sono dei fattori ambientali particolarmente comuni che possono aggravare le proprie condizioni. Una tra le prime più comuni è l’obesità, che causa un aumento della sintesi dei trigliceridi. Tale processo porta queste cellule ad accumularsi in quelle pancreative, causando un loro malfunzionamento.
Un altro fattore ambientale che non giova alla propria salute è la mancanza di esercizio fisico. Vi è poi l’invecchiamento, dove si manifestano più facilmente i fattori genetici che portano all’insorgimento di questa malattia. Un ulteriore fattore ambientale che può notevolmente incidere è la dieta perseguita giornalmente: una dieta con troppi zuccheri semplici può non giovare all’organismo e dare delle difficoltà per la produzione d’insulina.
Vi sono inoltre fattori quali i livelli di trigliceridi maggiori e colesterolo HDL, i quali devono rimanere entro delle soglie ben specifiche.
Le Conseguenze della Glicemia Alta
L’iperglicemia, o glicemia alta, solitamente non presenta dei sintomi o questi sono abbastanza scarsi. Normalmente si può soffrire di episodi di poliuria e polidipsia, a causa di livelli di zucchero nel sangue eccessivamente elevati per un tempo prolungato.
Vi sono però ulteriori sintomi che possono accompagnare questa malattia, come frequenti sbalzi d’umore, che possono anche causare depressione ed irascibilità, oppure stanchezza e pelle secca. Inoltre è anche possibile che possano le ferite possano guarire più lentamente rispetto al normale.
Tra i vari possibili sintomi e conseguenze che si possono affrontare vi sono anche dei problemi di carattere sessuale sia nella donna sia nell’uomo, quali: rapporti dolorosi, secchezza vaginale o deficit erettile. Qualora i livelli glicemici continuino a peggiorare, è possibile arrivare a conseguenze drastiche come perdita di coscienza e confusione mentale.

I Migliori Rimedi Omeopatici per il Diabete
L’omeopatia consiste in una tipologia di medicina naturale, la quale si occupa dell’alleviare determinati disturbi e malattie. Questa medicina utilizza esclusivamente ingredienti provenienti dal mondo animale, minerale o vegetale aventi effetti benefici specifici. È possibile agire con dei rimedi personalizzati per qualsiasi soggetto. Solitamente le cure date vengono seguite per almeno un mese oppure ripetute in maniera ciclica.
Vi sono svariati rimedi omeopatici e ve ne sono alcuni maggiormente conosciuti e apprezzati. Qualora si voglia agire sul diabete generale, è possibile ricercare l’uranium nitricum: questo equivale a un anti-diabetico che può alleviare le conseguenze e i sintomi. Invece, per le persone aventi un’iperglicemia dai livelli elevati e in una condizione di sovrappeso, è consigliato l’utilizzo del depurante Sulfur.
Se invece si è in una fase diabetica avanzata, dove gli episodi di urine sono molto frequenti, è consigliato l’arsenicum album. Qualora si abbiano difficoltà di tipo epatico o digestivo, si può optare per il lycopodium. Infine, per chi soffre di disturbi circolatori a causa dell’iperglicemia, è possibile testare il segale cornutum.
ATTENZIONE: prima di assumere qualsiasi prodotto, anche omeopatico, chiedere un consulto al proprio medico e leggere attentamente il foglietto illustrativo, assicurandosi che non ci siano controindicazioni.