L’affezione dolorosa che colpisce il rachide cervicale nella sua parte posteriore è chiamata dolore cervicale, o più comunemente cervicalgia, e può essere considerata una patologia ad ampio raggio. Di tale sintomatologia dolorosa, infatti, soffrono almeno sei italiani su dieci. Scopriamone le cause e come alleviare il dolore cervicale con l’omeopatia.
Cos’è il Rachide Cervicale
Il rachide è una struttura essenziale del corpo umano. La sua funzione è quella di sostenere il tronco ed il capo e di proteggere l’integrità del midollo spinale. Esso è costituito dalle vertebre, dai dischi posti tra le vertebre stesse, da muscoli, nervi, vasi sanguigni e, infine, dal midollo spinale. Nonostante il termine rachide sia spesso ritenuto erroneamente sinonimo della più comune locuzione “colonna vertebrale”, la sua struttura appare assai più complessa. Le vertebre che compongono il rachide sono ben 33; sette di queste sono chiamate cervicali, dodici toraciche, cinque lombari, cinque sacrali e cinque afferiscono all’area del coccige.
Il rachide cervicale è il tratto più mobile della colonna vertebrale e, al tempo stesso, oltre a svolgere una funzione di primaria importanza è anche il più delicato. Esso, infatti, sostiene il capo donandogli mobilità e svolge una funzione di protezione delle strutture interne che lo attraversano come l’arteria vertebrale, le terminazioni nervose ed il midollo spinale. Da un un punto di vista prettamente anatomico il rachide cervicale si divide in una struttura superiore costituita da due vertebre chiamate Atlante ed Epistrofeo (C1 e C2) che presentano caratteristiche del tutto uniche rispetto alle altre vertebre per forma e dimensione, ed una struttura inferiore costituita da altre 5 vertebre più simili a quelle del rachide inteso in senso lato.
Cosa si Intende per Dolore Cervicale?
Possiamo definire il dolore cervicale come una sintomatologia dolorosa di entità variabile a carico del rachide cervicale (a livello delle vertebre comprese tra C1 e C7). L’affezione dolorosa può riguardare il collo, le spalle, la testa oppure irradiarsi alla zona dorsale o lombare. A seconda dell’area interessata il dolore cervicale assume denominazioni differenti.
Con il termine di cervicalgia si intende una rigidità muscolare più o meno dolorosa a livello della parte posteriore del collo che determina una mobilità ridotta o inesistente (il cosiddetto torcicollo). La sindrome cervico-brachiale, invece, è caratterizzata da un dolore a raggiera che investe le spalle, si estende alle braccia e, talvolta, arriva fino alle mani. Uno dei sintomi più evidenti è un formicolio diffuso segnale di una possibile compromissione dei nervi cervicali. La sindrome cervico-cefalica, infine, è un’affezione dolorosa al capo che può indurre anche nausea, vomito e disturbi alla vista e all’udito.
Il dolore cervicale può essere, come già evidenziato, di entità variabile. Nelle situazioni più complicate può essere talmente invalidante da interferire con la quotidianità.
Le Cause della Cervicale
L’eziologia del dolore cervicale, nella maggior parte dei casi, rimane incerta o dubbia. Non sono rari i casi in cui, inoltre, l’affezione dolorosa è il risultato di più cause che agiscono contemporaneamente. Una delle cause principali, in ogni caso, è riconducibile ad un sovraccarico muscolare della zona cervicale dovuta all’assunzione di una postura scorretta reiterata nel tempo. L’utilizzo di un cuscino non adatto, uno stile di vita eccessivamente sedentario, un prolungato periodo di stress possono indurre situazioni di sofferenza cervicale anche piuttosto fastidiose.
Tra le altre cause che possono dar origine al dolore cervicale possiamo distinguere in:
- cause di origine traumatica come, ad esempio, un colpo violento;
- cause di natura meccanica appartenenti ad altri organi, ma con ripercussioni sul rachide cervicale come deviazioni della colonna vertebrale, piedi piatti, problemi di occlusione dentale;
- cause afferenti al sistema neurologico;
- alterazioni del metabolismo basale con evidente riduzione della massa muscolare.
Non bisogna sottovalutare, infine, tra le cause che possono indurre il dolore cervicale alcune patologie specifiche a carico delle vertebre quali discopatie, artrosi, protrusioni e talune infiammazioni, anche croniche, a carico delle colonna. Taluni recenti studi, inoltre, hanno evidenziato una stretta correlazione tra motivazioni di origine nervosa, come ansia e stress e tensione cervicale.
A seconda della causa scatenante, il dolore cervicale può risolversi in breve tempo oppure protrarsi a lungo con grave nocumento per la salute in generale.
Le Conseguenze
Il dolore cervicale può determinare una serie di conseguenze più o meno invasive a carico di differenti organi del corpo umano. Una delle più evidenti, è una forte tensione muscolare a livello del collo, che diventa rigido, dolente e perde la naturale mobilità. Il dolore cervicale può localizzarsi in un punto preciso del collo oppure abbracciare una porzione più ampia. Nel primo caso, di solito, si tratta di un dolore violento, nel secondo più tenue.
L’insorgere dell’affezione dolorosa può essere repentina e senza motivazione apparente oppure manifestarsi con un insorgere lento e graduale associandosi, oppure no, ad altre conseguenze di varia natura. Tra queste ultime non possiamo sottovalutare una cefalea persistente ed un dolore radicolare che trae origine dal collo, prosegue nelle spalle, nel braccio fino a raggiungere, nei gradi più severi di compressione dei nervi, la mano.
Tra le altre conseguenze possibili al dolore dolore cervicale possiamo ricordare difficoltà di movimento degli arti, offuscamento della vista, perdita di udito, nausea e vomito. Il dolore cervicale contribuisce significativamente a peggiorare la qualità del sonno e, nei casi peggiori, crea nocumento nello svolgimento degli impegno quotidiani.
In caso di dolore cervicale è essenziale agire tempestivamente. Oltre alle classiche terapie farmacologiche a base di anti infiammatori e mio rilassanti, è possibile valutare, con una certa attenzione, anche talune terapie di natura omeopatica, che appaiono piuttosto efficaci.
I Migliori Rimedi Omeopatici per la Cervicale
Alcuni dei rimedi omeopatici più conosciuti ed in grado di alleviare la sintomatologia dolorosa associata a cervicalgia hanno nell’impiego di anti infiammatori naturali un principio base.
Tra questi vi sono sicuramente i preparati a base di arnica montana che risulta particolarmente efficace nei casi di traumi violenti grazie alle sue proprietà sfiammanti e quelli a base di iperico che viene impiegato nei casi di radicolopatia agli arti superiori. La byronia è un rimedio omeopatico impiegato nelle contratture muscolari profonde che generano tensioni locali e provocano anche una persistente cefalea. Può essere considerato un mio rilassante naturale.
La dulcamara, invece, è consigliabile quando la natura del dolore cervicale è di origine articolare e può essere acuita anche da condizioni meteorologiche avverse. I preparati a base di foglie di edera velenosa sono efficaci nel caso di contratture muscolari come stiramenti o strappi.
Va sottolineato che i rimedi omeopatici possono essere utilizzati sia in via preventiva sia a scopo curativo con l’ottica di rallentare o eliminare un dolore cervicale già esistente. La scelta del rimedio omeopatico più adeguato, in ogni caso, va fatta consultando il medico omeopata che sarà in grado di valutare le origini dell’affezione dolorosa e definire l’iter terapico migliore.